largo Tevere
Dalla seconda metà degli anni quaranta il quartiere inizierà gradualmente a sviluppare l'aspetto attuale: i caseggiati rurali e qualche villetta in stile Belle Epoque che ancora lasciavano spazio al tessuto prevalentemente agricolo del luogo, cederanno il passo alla costruzione di nuovi edifici in cemento armato che affiancheranno e a volte ingloberanno i vecchi manufatti. Strade piuttosto ampie, incorniciate da un patchwork di facciate dai colori pastello, sono la testimonianza di un'architettura residenziale che potremmo oggi definire come tipica della seconda metà del novecento in Italia. Soprattutto tra l'inizio degli anni sessanta e la fine degli anni novanta del ventesimo secolo, gli edifici si moltiplicheranno apparentemente senza una vera e propria idea di urbanizzazione, ma piuttosto sfruttando la bolla immobiliare conseguente alla necessità di creare nuovi alloggi per la popolazione in crescita. Nell'arco di circa cinquant'anni la zona acquisterà dunque quel carattere di periferia popolare sempre in bilico fra degrado e rivalutazione che a tutt'oggi mantiene, in contrapposizione alla super valutazione del centro storico di impostazione medievale.
via del Trionfo
via del Trionfo, interno
via Isonzo
via Libia
via Libia
via Libia, interno
via Libia, interno
via M. Polo
via Montanara
via Monte Grappa angolo via Piave
via Monte Grappa
via Ombrone
via Pigafetta
via Pigafetta
via Trasimeno
via Vezzosi
via Vezzosi
via Vezzosi
via Montanara
piazza san Donato
via dieci dicembre 1948
via C. Battisti